SECONDA DOMENICA DI PASQUA
Migliarino 6 aprile 1997
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1/ Fratelli, sorelle: siamo esattamente nella stessa situazione
di Tommaso. Egli ascolta il racconto di un fatto (“Abbiamo visto il Signore”)
di cui non è stato testimone oculare. E’ un fatto assolutamente
straordinario, così straordinario da essere semplicemente incredibile:
un morto che è risorto! Quali potevano essere in teoria le reazioni
di Tommaso?
- fede immediata (senza prove)
- indifferenza: che sia vero che sia falso, è lo stesso! Tanto
la vita non cambia.
- rifiuto immotivato
- verifica ragionevole. Tommaso sceglie l’ultima: la più umana.
Questa è la storia di Tommaso.
2/ Perché è la stessa? Anche a ciascuno di noi viene fatta
la stessa testimonianza. Quali sono le attitudini più irragionevoli:
l’indifferenza ed il rifiuto immotivato.
L’attitudine vera: “beati quelli che hanno creduto ...”
E’ la fede: atto ragionevole; beatitudine: noi possiamo incontrare
veramente il Signore. Gesù è alla nostra tavola: nell’Eucarestia
è Lui che è presente.
3/ Ecco perché il gesto compiuto è stato così grave:
è stata tolta la sua Presenza in mezzo di voi; è stata violata
la fede dei credenti. Questo gesto sia l’occasione per far sì che
si compia sempre in mezzo a voi il Vangelo oggi annunciato.
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