OMELIA PRIMO DELL’ANNO 1997
Maria Madre di Dio
Giornata della Pace
Molte sono le ragioni che questa mattina ci hanno condotto alla
presenza del Signore, per celebrare i suoi divini misteri e per lodare
la sua bontà. In primo luogo, nell’ottava del S. Natale la Chiesa
posa oggi il suo sguardo contemplativo su Colei che ci diede il Salvatore
del mondo: ringrazia la Trinità santa per questa donna unica nella
quale il Verbo nacque nella nostra natura umana. In secondo luogo, celebriamo
alla presenza del Signore l’inizio di un nuovo Anno che ci fa approssimare
ancor più al grande Giubileo del 2000. In terzo luogo, oggi la S.
Chiesa prega il Signore perché voglia donarci la Pace: è
la giornata della Pace, Vedete, quanta ricchezza di motivi oggi devono
nutrire la nostra lode e preghiera, nella celebrazione dei divini misteri.
1. In primo luogo, oggi la santa liturgia della Chiesa vuole rendere
omaggio a Maria, dopo Gesù il Verbo incarnato, la grande protagonista
del mistero natalizio. Ascoltiamo che cosa ci insegna l’Apostolo Paolo:
“ quando venne la pienezza del tempo .... nato da donna”. Nato da donna:
in queste semplici parole dall’immenso significato, è racchiuso
tutto il mistero di Maria, che oggi veneriamo, perché è racchiusa
tutta la sua relazione al Verbo incarnato. Il Figlio di Dio si inserisce
dentro al nostro tempo, dentro alla nostra stessa natura umana, mediante
il corpo e la persona di Maria. Concepito da lei nella nostra natura umana,
il Figlio di Dio diventa uomo così che l’uomo ricevesse l’adozione
di figlio. Il mistero della maternità divina di Maria assicura che
realmente il Figlio di Dio ha condiviso la nostra condizione umana.
Il Figlio di Dio fattosi uomo non è altro dal figlio di Maria:
Ella generò nella natura umana Colui che da sempre è generato
dal Padre nella natura divina. La medesima e stessa persona è figlio
del Padre e di Maria. Poiché Colui che è concepito da Maria
è realmente Dio incarnato, Ella deve essere detta Madre di Dio,
poiché ha veramente generato Dio stesso nella nostra natura umana.
Ed allora, noi non dobbiamo mai stancarci di lodare e venerare
Colei da cui ci è venuto il Salvatore. Nessun elogio umano sarà
mai adeguato alla dignità di Colei il cui ventre ha dato il frutto
che è l’alimento della nostra persona.
E’ attraverso lei che è avvenuto il dono più grande
fattoci dal Padre: far diventare figlio dell’uomo il suo Figlio unigenito,
affinché viceversa il figlio dell’uomo diventasse figlio di Dio.
2. Ma il nostro spirito oggi è occupato anche da un altro pensiero:
portiamo alla presenza del Signore l’inizio di un nuovo anno. In realtà,
se noi poniamo il nostro tempo nella benedizione del Signore, è
perché Egli è il Signore del tempo. Ogni anno è “anno
del Signore”. Ne ha preso possesso perché nella pienezza dei tempi,
è venuto ad abitare in mezzo a noi. Che cosa significa la pienezza
dei tempi, di cui parla l’Apostolo Paolo? Significa che Iddio ha in suo
potere il tempo e tutti gli anni che lo scandiscono; che Egli ha fissato
per il tempo e gli anni, come per ogni cosa, una misura determinata; che
questa misura si è compiuta perché, e nel momento in cui,
ha inviato il suo Figlio. L’istante in cui il Figlio di Dio viene concepito
nella nostra natura umana, è l’istante che compie la misura del
tempo e degli anni: in quel momento il tempo è terminato.
E’ vero che anche dopo il parto della Vergine gli anni hanno
continuato a susseguirsi. Ma il significato di questo susseguirsi è
completamente mutato. Il tempo è pieno di una Presenza, la Presenza
di Cristo che ci provoca ad una decisione: “il tempo è compiuto
- Egli dice - convertitevi e credete al Vangelo”. Ogni anno è anno
del Signore, perché ogni anno è momento per la conversione
e la decisione della fede.
Abbiamo voluto che tutto questo fosse più chiaro nella
coscienza di tutti in questi tre anni che ci separano dal grande Giubileo
del 2000: gli anni che ci preparano al grande incontro con il dono della
salvezza che il Padre, per sola misericordia, vuole farci.
3. Comprendiamo che tutto questo può aversi solo nella
pace che oggi in particolare invochiamo dal Signore della pace. Ed allora
preghiamo il Signore colle parole stesse della sua S. Scrittura: Benedici
o Signore ognuno di noi e proteggici; fa brillare il tuo volto su di noi
e sii propizio; rivolgi su di noi il tuo volto e donaci la pace”. Così
sia.
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