Concerto del Coro di Santo Spirito
25 marzo 1997
Un sentito grazie al Coro Polifonico di Santo Spirito e all’Ensemble
Armonico Cimento perché ci consentono di vivere un momento di grande
intensità spirituale, nella meditazione sulla passione, la morte
e la risurrezione di Cristo. Ci guiderà in questa meditazione uno
dei più grandi geni del cristianesimo, J.S. Bach. Egli iniziava
ogni composizione scrivendo “Jesu adiuva” e la concludeva scrivendo “Soli
Deo gloria”. E’ un segno della profonda “passione” che egli sentiva per
il mistero cristiano e nel mistero cristiano, la passione di Cristo. Ma
ciò che lo caratterizza è la sua capacità unica di
cantare e far cantare “il cuore” del credente che contempla il mistero
di Cristo. Chi di lascia semplicemente coinvolgere da questa musica, rivive
intensamente il dolore e la gioia della salvezza cristiana.
La scelta delle tre cantate è stata assai intelligente, da questo
punto di vista.
La prima cantata [Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen (Piangere, gemere,
temere, esitare)] è un esempio di rara introspezione psicologica:
parla, dal cuore e per il cuore evocando il pentimento religioso. E’ descritto
il cammino della conversione: “noi dobbiamo passare per molte tribolazioni
per entrare nel regno di Dio”, dirà il recitativo, accompagnato
dall’alto. L’ascensione che porta il credente è espressa dalla gamma
ascendente del do magg. del violino I mentre le altre parti descrivono
in do min. le tribolazioni.
La seconda cantata [ich will den kreutzstab gerne tragen (= io voglio
portare volentieri la Croce)] è una meditazione sulla sofferenza
umana, causata dalla pagina del Vangelo sulla guarigione del paralitico
(Mt 9,1-8) e termina col coro finale che invoca la morte consolatrice.
La terza cantata [Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit (Il tempo di
Dio è il tempo migliore di tutti)]. Essa canta la trasformazione
del significato della morte da punizione a speranza. Dalla magnifica introduzione
si arriva al coro finale, vera esplosione di gioia.
Ci aiuti questo momento di grande arte ad avere una comprensione più
profonda dell’insondabile mistero di Cristo che celebreremo da giovedì
sera prossimo a domenica sera.
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