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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


BENEDIZIONE APOSTOLICA
Loggia della Cattedrale 11 ottobre 1998

O Madre di Dio, sei stata collocata al centro di questa facciata: la cornice più preziosa ti incorona. In questo momento tanto solenne, risuonano nel nostro cuore le parole che tu ci hai detto nel S. Vangelo di oggi: “Fate tutto quello che il mio Figlio vi dirà”. Noi desideriamo fare quanto il tuo Figlio ci dice, consapevoli che solo nel suo Vangelo la nostra città può rivivere in pienezza.

Nel suo Vangelo della vita: ottieni ai nostri sposi il dono del vero amore coniugale. L’amore fedele che dona la vita con generosità; che la rispetta fin dal suo concepimento. Facci capire che i mezzi cattivi non portano mai ad un fine buono: che ogni vita umana è sacra; che l’aborto è sempre un assassinio, poco importa quale ne sia il motivo o il fine.

Nel suo Vangelo della carità: ottienici di vedere in ogni persona umana qualcuno che merita sempre un rispetto assoluto. Fiorisca nella nostra città il senso pieno della dignità della persona umana, dei suoi beni intangibili.
Il bene del lavoro: ti raccomandiamo in modo speciale i lavoratori della Solvay e le loro famiglie, tormentati dalla prospettiva della disoccupazione.
Il bene dell’educazione: ti raccomandiamo i nostri bambini e i nostri giovani. Sono ciò che abbiamo di più caro, di più prezioso. Fa che la famiglia, la scuola, la Chiesa non siano sorde alla loro richiesta di educazione.
Il bene della salute: ti raccomandiamo ancora una volta i nostri ammalati e le persone anziane. Non si sentano mai disprezzati dalla nostra indifferenza ed estraneità.

Nel suo Vangelo della verità: il tuo Figlio è venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità. In Lui si è manifestata fino al vertice la verità dell’uomo; ci è stato svelato il mistero di ogni uomo, la sua ultima e più alta vocazione. Che questa verità non sia mai tradita, negata, diminuita, compromessa nella nostra città: da chi amministra la cosa pubblica; da chi educa i nostri giovani; da noi sacerdoti, ai quali quella verità è in modo particolare affidata.

In questo momento in cui la lotta tra il bene ed il male si fa ogni giorno più esasperata, in cui in luogo non distante dalla nostra terra, nel Kosovo, si compiono efferati delitti contro donne e bambini indifesi, noi sospiriamo verso di te: “mostraci in questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno, o clemente, o pia, o dolce vergine Maria”.