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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


XXV DOMENICA PER ANNUM (C)
Monte San Giovanni, 19 settembre 2010


1. "[Dio] … vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità". Cari fratelli e sorelle, questa è la verità più importante circa il nostro Dio. Egli non è un Dio disinteressato al nostro destino: Egli vuole che ogni uomo, che ognuno di noi sia salvo.

Ma se diciamo "sia salvo", vuol dire che la nostra vita trascorre fra pericoli. Non è difficile rendersene conto: il pericolo di perdere la salute; oggi il pericolo di perdere il lavoro, e così via. Ma, cari amici, esiste per noi un pericolo molto più grave: di vivere invano; di vivere una vita priva di senso. È da questo pericolo che "Dio… vuole che tutti gli uomini siano salvati". In che modo?

La volontà di Dio è sincera. Egli ci dà concretamente la possibilità di essere salvati donandoci "la conoscenza della verità". Volendo Dio "che tutti gli uomini siano salvi", vuole per ciò stesso che "arrivino alla conoscenza della verità". Vorrei spiegarmi con un esempio molto semplice.

Se durante una notte state andando in automobile e all’improvviso si spengono i fanali, se continuate il viaggio causate qualche grave incidente. Così nella nostra vita. Se ignoriamo quale sia il nostro fine ultimo, la nostra meta definitiva; se non conosciamo da dove veniamo; se non sappiamo la via che ci porta a vivere una vita buona, vera, bella, siamo come ciechi che camminiamo senza nessuna guida. Dio, volendo che ciascuno di noi si salvi, vuole donare a ciascuno la conoscenza della verità che ci è necessaria alla salvezza. Vuole istruirci circa la via della giustizia e del bene. In che modo? Riascoltiamo l’Apostolo.

"Uno solo … è Dio e uno solo è il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti". Cari fratelli e sorelle, non solo Dio "vuole che tutti gli uomini siano salvi e arrivino alla conoscenza della verità", ma ha inviato il suo Figlio unigenito, Gesù, il quale, fattosi uomo, è divenuto il nostro "compagno di viaggio". Nel viaggio della vita non siamo più soli. È Gesù che ci guida: egli è la luce, seguendo la quale noi giungiamo alla vera vita. Colla sua vita, colla sua parola, colla sua morte ci ha fatto il dono della verità che salva. In che modo oggi questo dono ci viene fatto? Riascoltiamo l’Apostolo.

"Questa testimonianza egli [Gesù] l’ha già data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto banditore e apostolo". Gesù ha donato all’uomo la conoscenza della verità che salva "nei tempi stabiliti". È "quando venne la pienezza del tempo" che "Dio mandò il suo Figlio, nato da una donna". È di fronte a Pilato che Gesù disse: "per questo io sono venuto, per rendere testimonianza alla verità". Ma, una volta data, questa testimonianza di Gesù, rimane per sempre: continua a risuonare in ogni tempo ed in ogni luogo, perché chiunque l’ascolti, non muoia ma abbia la vita eterna. Come continua a risuonare anche oggi?

"Di essa io sono stato fatto banditore ed apostolo - … - maestro dei pagani nella fede e nella verità". La testimonianza resa da Gesù alla verità continua a risuonare anche oggi attraverso i suoi apostoli. Essi in Gesù sono costituiti maestri "nella fede e nella verità".

2. Cari fratelli e sorelle, oggi comincia la grande missione fra voi. Quanto ci ha detto la Parola di Dio vi fa capire il senso di essa. La grande missione consiste nel fatto che in ogni vostra casa, risuonerà la testimonianza di Gesù mediante i missionari che verranno a visitarvi. Accoglieteli ed ascoltateli: sono angeli di Dio "che vuole la vostra salvezza, e che ciascuno di voi giunga alla conoscenza della verità".

Ma oggi incomincia anche il catechismo per voi bambini. Venendo al catechismo voi, cari bambini, conoscete la parola di Gesù e la sua vita, la sua morte e risurrezione: venite istruiti nella fede e nella verità di Gesù.

In conclusione, fratelli e sorelle miei carissimi, siate saldi e radicati nella verità di Gesù, perché siate salvi.