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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Basilica di San Petronio, 8 dicembre 2015


La Chiesa ama introdurci nell’intelligenza dei misteri della fede anche attraverso immagini semplici, che viviamo quotidianamente. Essa paragona l’Immacolata Concezione di Maria all’alba, all’alba della salvezza.

1. Tutti noi conosciamo l’alba delle nostre giornate. Essa segna il passaggio dalla notte al giorno, dall’oscurità alla luce. Indica che la notte sta per finire e sta per iniziare il giorno.

Perché l’Immacolata concezione di Maria è paragonata all’alba della nostra salvezza?

Quando ciascuno di noi è stato concepito, si trovò ad essere, senza averne alcuna responsabilità, in una condizione di peccato. In che senso?

Avete ascoltato la seconda lettura. Essa ci rivela che il Padre ha su ciascuna persona umana un progetto: che sia conforme al suo Figlio unigenito, Gesù Cristo. Egli ci crea perché vuole che siamo figli nel Figlio. Che cosa accadde nel momento in cui siamo stati concepiti? Che il Padre ci vede difformi dal suo Figlio. Egli dice: “tu non sei come ti ho pensato e voluto; non vedo in te l’immagine del mio Figlio prediletto”. Questa condizione di ingiustizia si chiama peccato originale. Esso non è frutto di una scelta libera da parte nostra, ma trova la sua spiegazione nel fatto narratoci dalla prima lettura. Adamo, capostipite di tutta l’umanità, rifiuta liberamente l’obbedienza a Dio. Tutta la storia umana è segnata, nel senso che ho detto, dalla colpa commessa all’origine dai nostri progenitori.

Per un singolare privilegio, Maria è stata preservata da ogni macchia di peccato originale, “perché, piena di grazia, divenisse degna Madre del Figlio” divino. In nessun momento, neppure nella sua concezione, il Padre vide in Maria una creatura difforme dal Suo progetto creativo.

Ora, cari fratelli e sorelle, comprendiamo perché in Maria concepita senza peccato originale noi vediamo l’alba della salvezza.

Ogni persona umana è concepita tenebra perché per natura si trova in una condizione contraria al disegno di Dio. Quando viene concepita la Vergine Maria appare nel mondo, per la prima volta, viene all’esistenza una persona umana secondo il disegno di Dio. Inizia il dono della salvezza; è il segno che sta per apparire «un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte» [Lc 1, 79]. La luce dell’alba è già la luce del sole in arrivo; la luce di Maria è il riflesso del Sole di giustizia che sta per sorgere,  Cristo Dio nostro.

2. Possiamo ora gustare per un momento il Mistero sul quale ho cercato di balbettare qualcosa. E lo facciamo con due brevi riflessioni finali.

La prima. Contemplando la giustizia interiore di Maria, noi verifichiamo la potenza dell’atto redentivo di Cristo. Cari fratelli e sorelle, in questi giorni per molti aspetti tanto tristi, la Chiesa colla solennità odierna ci dice: “vedi quanto è potente la grazia di Cristo? Ben più forte del male. Non scoraggiarti dunque”.

Un grande profeta dell’Antico Testamento, Ezechiele, ebbe una visione stupenda. Vide che dal tempio usciva un corso d’acqua che diveniva un fiume. E ovunque giungeva questo fiume, il deserto era trasformato in giardino. Da Maria esce il fiume della misericordia che è Gesù nostro Salvatore capace di trasformare tutti i nostri deserti in giardini. Andiamo dunque ad attingere con gioia a questa corrente, durante l’Anno Santo della Misericordia che oggi inizia.

La seconda. La solennità odierna ci svela il mistero più profondo della donna. Avrete notato che Dio pone una inimicizia fra il Satana, il male e la donna: «io porrò inimicizia fra te e la donna». La donna è portatrice di una benedizione, che la rende difesa particolare dal male e dal Satana presenti in questo mondo. 

Care sorelle, nella vostra umanità traspare l’originaria benedizione di Dio; nella vostra bellezza traspare il fascino del Bene. Siate sempre consapevoli di questo. Il mondo, la Chiesa ha bisogno della benedizione con cui Dio vi ha benedette.