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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


Ordinazione diaconale
Cattedrale di S. Pietro, 8 ottobre 2005


1. "Il Signore degli eserciti preparerà su questo monte un banchetto di grasse vivande" - "Il Regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio". Carissimi, così oggi la parola di Dio narra tutta la storia della nostra salvezza.

La promessa di saziare i desideri dell’uomo, di offrirgli l’esperienza di una vera comunione reciproca, di donargli la gioia del cuore è la promessa espressa coll’immagine del banchetto.

La promessa è stata mantenuta quando il Padre ha celebrato il banchetto di nozze per suo Figlio. E "Dio Padre dispose queste nozze per il Figlio quando volle che questi si unisse alla natura umana nel grembo della Vergine e che, Dio prima dei secoli, si facesse uomo alla fine dei secoli"[S. Gregorio M., Omelie sui Vangeli, XXXVIII,3; CN ed., pag. 521]. Poiché, "con l’Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo"[Cost. past. Gaudium et Spes 22,2], ogni uomo è invitato a questo banchetto di nozze. E’ invitato ad incontrare Cristo, a vivere con Lui ed in Lui.

E’ nell’incontro con Cristo, che l’uomo scioglie l’enigma del suo esistere: poiché in Lui ogni verità parziale sull’uomo trova il suo compimento. Egli è la verità intera dell’uomo.

E’ nell’incontro con Cristo e nella partecipazione alla sua vita che le persone umane possono ricostruire la loro reciproca comunione nell’amore. L’uomo, l’unica creatura che può ritrovare se stessa solo nel dono di sé, riceve da Cristo la capacità del dono, la capacità dell’amore. E può così gustare l’unica vera gioia del cuore: la gioia di donare, cioè di amare.

2. "Poi disse ai suoi servi: il banchetto nuziale è pronto …andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze". Dentro al mistero del Dio che compie la sua promessa unendo la natura umana alla Persona del suo Figlio unigenito, invitando ogni uomo a partecipare a questa unione, si pone oggi il santo e venerando mistero dell’ordinazione diaconale di Cristian, Marco, Raffaele, Ivano, Osvaldo, Stefano Maria. Mistero grande e commovente!

Mistero grande! Le loro persone oggi ricevono già la missione di andare ovunque ai crocicchi delle strade, per dire a tutti quelli che troveranno: "Ecco il banchetto nuziale è pronto, venite alle nozze". Ed a tutti gli assetati: "O voi tutti assetati venite all’acqua… perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia?" (Is. 55,1.2).

Mistero commovente! La loro libertà è messa al servizio dell’amore del Padre verso ogni uomo. Il loro cuore, la loro capacità di amare mediante la decisione della verginità è messa a disposizione del dono che Cristo fa di sé (eucaristicamente) ad ogni uomo. Essi non hanno tenuto per sé la gioia del banchetto, la gioia di essere stati invitati alle nozze del Figlio: vogliono che ogni persona possa sedersi a questa mensa della verità, della vita, della gioia.

3. "Ma questi [gli invitati alle nozze] non vollero venire". La parola evangelica non nasconde la dimensione drammatica della loro missione: "non vollero venire". Carissimi Cristian, Marco, Raffaele, Ivano, Osvaldo, Stefano Maria esiste nell’uomo che comincerete a incontrare "ai crocicchi delle strade" la possibilità di rifiutare il vostro invito. Perché? Perché l’uomo può preferire di andare "chi al proprio campo, chi ai propri affari".

Ma tutto questo non esaurisce ancora la dimensione drammatica della vostra esistenza diaconale, poiché "altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero". Questa sarà la vera sfida a cui sarete sottoposti. Non nel senso di una uccisione fisica: il mondo cercherà di uccidervi nel cuore. Cercherà di togliervi la consapevolezza della necessità e della novità assoluta del banchetto di nozze che voi annunciate: della necessità assoluta di Cristo a causa della sua unicità e novità. Cercheranno cioè di omologare il vostro invito al banchetto di nozze ad un noioso invito ad unire gli uomini attorno ad un denominatore comune di universali regole e valori morali.

Il Signore da questa sera vi chiede per sempre di riportare agli occhi del cuore umano quelle delizie che procurano la vera sazietà. Di continuare a dire: "venite alle nozze", consapevoli che, ricevendo lo Spirito Santo, tutto potrete in Colui che vi dà forza.