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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


GIUBILEO FAMIGLIE: Omelia S. Messa
S. Maria in Vado 18 giugno 2000

"Andate dunque e ammaestrare tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". All’inizio della nostra vita cristiana, carissimi fratelli e sorelle, sta l’introduzione della nostra persona dentro alla Vita stessa di Dio: dentro alla comunione del Padre, Figlio e Spirito Santo.

Questo fatto è fonte per noi di uno stupore senza fine: "vi fu mai cosa grande come queste e si udì mai cosa simile a questa?" che cioè Dio stesso abbia voluto rendere partecipe della sua stessa Vita la creatura umana.

In che modo avviene questo ingresso dell’uomo dentro alla Vita di Dio? attraverso il dono dello Spirito Santo, che ci rende figli del Padre, perché ci fa partecipi della stessa figliazione naturale del Verbo: "voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi … ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbá Padre"".

Intimamente guariti ed elevati nel nostro essere, dal momento che non solo siamo chiamati "figli di Dio", ma lo siamo realmente, anche il nostro agire è rinnovato. Anche l’esercizio della nostra libertà, il nostro modo di essere liberi è trasformato. Già il libro del Deuteronomio aveva insegnato questa verità: "osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do". Cioè: la vicinanza che Dio ha voluto con l’uomo, esige che questi viva in modo conforme al Mistero che è entrato nella sua vita. Ma è soprattutto S. Paolo che ci ha donato la definizione completa della libertà: "tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio". L’essere figli di Dio, puro dono dato all’uomo, si esprime in una libertà che consiste nell’essere guidati dallo Spirito Santo. Se la persona si lascia condurre dallo Spirito Santo, essa non è più schiava delle sue passioni facendo ciò che piace ma non ciò che deve; non è più schiava della legge facendo ciò che deve ma non ciò che piace. E’ libera: fa sempre ciò che piace facendo ciò che deve. E’ stata la fede cristiana a donarci la vera definizione di libertà e quindi il senso della nostra intera dignità.

Oggi la santa Chiesa di Ferrara-Comacchio celebra il Giubileo delle famiglie. Ciò che ho detto finora si realizza in modo specificamente proprio in chi è unito dal santo sacramento del matrimonio.

Gli sposi cristiani ricevono il dono dello Spirito Santo che li rende capaci di realizzare la comunione coniugale. Essa prende inizio dall’alleanza in cui l’uomo e la donna "mutuamente si donano e si ricevono" [Cost. past. Gaudium et Spes 48]. Il matrimonio, il matrimonio sacramento è un’alleanza di persone nell’amore. E l’amore può essere custodito solo dall’Amore, quell’Amore che viene "riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato" [Rom 5,5].

Sia in ogni famiglia riversato questo Amore, perché ogni uomo e donna si convinca che la persona umana può realizzare se stessa solo nel dono di se stessa.