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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


V DOMENICA DI PASQUA
S. Paolo e S. Stefano
13 maggio 2001

Grandi sono i misteri che stiamo celebrando. Una giovane persona riceverà i tre santi sacramenti che generano un cristiano: il Battesimo, la Cresima e l’Eucarestia. Alcuni di voi riceveranno la S. Cresima, confermati nella grazia del Battesimo. E questo avviene all’interno della celebrazione eucaristica che chiude la Sacra Visita pastorale.

1. Leggendo attentamente la prima lettura, vediamo la nascita e la crescita delle comunità cristiane. Nate dalla predicazione apostolica di Paolo e Barnaba, i fedeli hanno poi bisogno di essere rianimati "a restare saldi nella fede, poiché … è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno di Dio".

Ciò che è accaduto alle origini della predicazione del Vangelo, accade esattamente anche ora: accade in modo particolare a voi ed in voi che ricevete il sacramento della Cresima. Ogni comunità cristiana trae la sua origine non da generazione naturale, ma dall’ascolto della predicazione della Parola di Dio, dalla fede a questa Parola. Voi, ragazzi, vi siete preparati attraverso il catechismo nel quale avete imparato a conoscere Cristo e ciò che Egli ha fatto per noi. Ora è necessario che siate resi saldi, perché la vostra vita cristiana da questo momento in poi dovrà attraversare molte tribolazioni. Non vi sarà facile essere cristiani nella nostra città. E il sacramento che vi "conferma", che vi rende saldi nella fede è la Cresima. Voi siete già stati rigenerati alla vita nuova in Cristo. Ora lo Spirito Santo coi suoi doni vi fortifica. Non ritenete di aver terminato il vostro percorso cristiano: anzi oggi incomincia.

2. Il testo sempre della prima lettura continua: "costituirono quindi per loro in ogni comunità alcuni anziani e dopo aver pregato e digiunato li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto".

La Chiesa, ogni comunità cristiana, nasce continuamente dalla fede nella parola di Dio che viene annunciata ed è edificata da Cristo attraverso i suoi sacramenti. Ma ogni comunità cristiana ha i propri pastori che sono, come vi dissi all’apertura della Visita pastorale, uno dei segni visibili della presenza di Cristo nella sua Chiesa.

Questa pagina degli Atti degli Apostoli sottolinea poi una dimensione essenziale della vita della Chiesa. Dice il testo: "aveva aperto ai pagani la porta della fede". Di vuole salvi tutti gli uomini, e la chiesa è mandata a convertire ogni persona a Cristo.

Abbiamo così tutto il volto della Chiesa davanti ai nostri occhi: essa è la comunità di coloro che nella fede accolgono la Parola di Dio loro predicata; sono generati alla vita divina nel S. Battesimo, confermati nella S. Cresima e nutriti dalla S. Eucarestia; sotto la guida dei pastori ai quali è affidata la cura del gregge. E’ questa la Chiesa: "ecco la dimora di Dio con gli uomini: Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed Egli sarà "Dio con loro"".

Abbiamo vissuto l’esperienza del mistero della Chiesa in modo più intenso durante questi giorni. Per quale scopo? Per essere semplicemente più Chiesa. Perché cioè il mistero della Chiesa penetri sempre più profondamente nella nostra coscienza, nella nostra vita. In che modo? È la stessa Parola di Dio scritta che oggi ci dona la risposta: attraverso un ascolto, uno studio più attento ed accurato della Parola di Dio; attraverso un partecipazione maggiore ai sacramenti; attraverso una comunione sempre più corresponsabile con chi vi guida.

E’ questa la vera libertà che ci è donata in Cristo, e che abbiamo chiesto come dono al Padre all’inizio di questa celebrazione.