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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


CATECHESI DI PENTECOSTE AI GIOVANI
25 maggio 1996

IL CARBONE E IL DIAMANTE
 

 Dobbiamo continuare a parlare della Chiesa, la Sposa di Cristo. A Pomposa in sostanza abbiamo detto due cose. La prima : è l’incontro con la persona di Gesù Cristo che ti cambia la vita, che ti dà cento volte tanto, non l’incontro con la sua dottrina semplicemente. La seconda: esiste un solo modo, una sola via di realizzare questo incontro poiché esiste un solo “luogo” in cui la sua Persona è presente. Questo luogo è la Chiesa e quindi l’unico modo è di essere, stare nella Chiesa. Eravamo arrivati a questo punto.
 Questa sera dobbiamo parlare (cominciare a parlare) precisamente della Chiesa: che cosa è la Chiesa? Ecco la grande domanda cui cercheremo di rispondere. E che cosa ha a che fare con questa domanda....il carbone ed il diamante? Cominciamo proprio da questo.

1. Mi hanno insegnato, quando studiavo chimica, che il carbone ed il diamante hanno la stessa realtà chimica, una diversa struttura fisica. A causa di questa diversità, il carbone pieno di contraddittorietà interna, non lascia passare la luce, ma piuttosto la mangia, la divora, la uccide e rimane nero. Il diamante lascia che la luce entri e in lui risplende e il carbone diventa di una indescrivibile bellezza e splendore.
 Adesso prendiamo in mano la preghiera biblica appena letta. Che cosa descrive? Un carbone che diventa diamante: un gruppo di uomini e donne che nella loro povertà sono come investiti, trafitti da una luce e da una forza e diventano ... splendidi come i diamanti. La loro realtà chimica non cambia: sono uomini e donne prima e dopo; è cambiata la loro “struttura interna”. Sapete che cosa è successo? Sono diventati CHIESA. Allora questa pagina è di straordinaria importanza perché essa ci descrive precisamente l’arrivo della Chiesa nel mondo, il SUO INIZIO, il suo costituirsi dentro la nostra storia. Ed allora noi per sapere che cosa è la Chiesa, dobbiamo vederla proprio nel suo momento “originario”: è più facile così rispondere alla nostra domanda. Vogliamo proprio cogliere i fattori strutturali: che costituiscono questo fatto.

2. Cominciamo dal primo fattore: la Chiesa è una comunità visibile di uomini/donne. E’ un gruppo di persone ben identificabile, ben individuabile: non si tratta di una società segreta o invisibile. L’incontro con Gesù, Signore risorto, non è un fatto esclusivamente interiore, che accade solo nell’intimo della coscienza di ciascuno. Non è un fatto individuale, anche se personale (c’è una differenza essenziale fra individuo e persona: si pensi all’esperienza umana dell’amore): accade come comunità di persone che si trovano precisamente con tutta la realtà della loro persona. Sentite come S. Cipriano, un vescovo martire del terzo secolo descrive questo fatto: “Siccome Colui che abita in noi è unico, ovunque egli allaccia e lega insieme coloro che sono suoi col legame dell’unità”.
 Vedete il primo modo in cui il carbone diventa diamante: la nostra individualità, la nostra “solitudine” che diventa “comunione” fra persone. Anzi ciò che suscita lo stupore è immediatamente proprio questo.

 Ma ora dobbiamo fare un piccolo sforzo per penetrare più in profondità in questa prima dimensione della Chiesa. E per farlo possiamo partire, come sempre da una esperienza umana che, sono sicuro, molti di voi hanno già vissuto. Che cosa è che crea una comunione profonda fra due sposi che si amano veramente? E’ l’appartenenza reciproca: l’uno è dell’altro. Se proviamo a riflettere, vediamo che questo significa due cose:
? io sono stato amato/a (sono stato scelto fra i molti possibili);
? io provo in questa scelta-amore un senso di sicurezza, di forza che mi sostiene. E’ una grande esperienza!
 Ora, avete mai fatto attenzione al fatto che nella sua preghiera, noi, la Chiesa, chiamiamo il Signore: Padre nostro. Cioè: tu ci appartieni ed il Signore ci dice: “voi, mio popolo”. Esiste una reciproca appartenenza che significa due cose: siamo stati scelti-amati (apparteniamo a Lui); e in Lui troviamo la nostra forza. Dunque: è la comunità visibile del Signore [Comunità = Chiesa].

3. Ma ora dobbiamo scoprire la seconda dimensione del fatto che è la Chiesa, la più importante di tutte.
 Dunque, come abbiamo detto, la Chiesa è questa compagine unitaria che ha la certezza di esistere perché Cristo vive in essa, afferra la vita di ciascuno e la redime. Ma ora chiediamoci: sulla base di che cosa quelle persone erano sicuri di essere con Cristo, nella loro vita di ogni giorno? Perché la loro vita era stata trasformata da una “forza che proveniva dall’alto” indicata come “dono dello Spirito Santo”. Stiamo molto attenti: qui tocchiamo la realtà più profonda della Chiesa. Stiamo proprio vedendo il momento esatto in cui il carbone diventa diamante.
 “Che cosa significa l’avvenimento della Pentecoste per l’esistenza cristiana? Dapprima Cristo di è presentato con la sua persona «dinanzi» agli uomini; tra essi e Lui c’era un abisso. Essi non lo hanno compreso; Egli non è divenuto qualcosa di «loro»... La Pentecoste fa si che Cristo, la sua Persona, la sua vita e la sua azione redentiva diventino una realtà «loro»” (R. Guardini).
 Vi faccio un esempio. Quante volte, scossi da un dolore molto forte, a chi cerca di consolarvi avete detto: “tu fai presto a parlare, bisogna provare!” O anche: sicuramente avete letto qualche poesia o opera letteraria sull’amore e magari vi siete commossi. E poi  vi siete innamorati veramente: è allora che avete capito veramente che cosa è l’amore. Una cosa è capire; una cosa è sentire e una cosa è sapere e una cosa è sperimentare. Questo vi aiuta a capire un po’ che cosa è la Chiesa. Essa si costituisce  perché lo Spirito Santo è donato all’uomo e l’uomo così vive l’esperienza di “essere in Cristo”.
 Ma in che modo, lo Spirito Santo da essere la Chiesa? Fa essere quella comunità visibile che siano noi, che è la Chiesa? In due modi che sono fra loro strettamente uniti, agendo per così dire su due fronti.
 A/ In primo luogo “producendo” quei capolavori che sono i SACRAMENTI. Ne parleremo. Per ora voglio solo riferirmi al sacramento dell’EUCARESTIA: è la forza dello Spirito Santo che attraverso le parole del sacerdote, ri-presenta il Sacrifico di Cristo. Sentite: “Tu chiedi in che modo il pane diventa Corpo di Cristo e il vino ...Sangue di Cristo? Te lo dico io: lo Spirito Santo irrompe e realizza ciò che supera ogni parola e ogni pensiero” (S. Giovanni Damasceno).
 B/ In secondo luogo, agendo dentro di noi: ti fa sentire la presenza di Cristo, ti unisce a Lui, Cristo cessa di essere solo un ricordo: lo incontri realmente.
 Ma vorrei che voi non cadeste in un errore oggi non infrequente. Sentendo parlare di queste cose, non dovete pensare a chissà quale esperienza “straordinaria”. No: sapete che cosa succede? Succede che la vostra vita comincia ad essere vissuta in modo nuovo: è la vostra realtà quotidiana a trasformasi. Sei sposato? Cominci ad amare tua moglie/tuo marito con una profondità, una intensità che prima non avevi: hai ricevuto un amore “cento volte” più grande. Sei fidanzato? Comincia vedere la tua ragazza/ragazzo con una tenerezza, con una venerazione, un rispetto che prima non sentivi. Il tuo lavoro? Non è solo “produzione” di beni; è realizzazione della tua persona. Vedete: è proprio la questione del carbone e del diamante. Hanno gli stessi elementi chimici, ma la struttura fisica interna è cambiata.
 Dunque abbiamo visto la seconda dimensione essenziale della Chiesa: la Chiesa è il prodigio per cui lo Spirito Santo vince la storia, è quell’evento affascinante per cui la potenza dello Spirito attraversa la vicenda umana e Cristo si rende presente nella fragilità, nella trepidazione, nella timidità e nella confusione delle nostre persone unite in una compagine sociale.

4. Ed ora dobbiamo solo accennare alla terza dimensione del fatto che è la Chiesa. Solo accennare, non perché non sia importante, ma perché non abbiamo ora più tempo di prolungare la catechesi.
 Il fatto che la Chiesa sia una compagine visibile (prima dimensione) come tale non distingue ancora la Chiesa: il vero fatto che costituisce la Chiesa è - come abbiamo detto - che questa compagnie visibile è posta in essere dallo Spirito Santo, in Cristo e Cristo è in essa (seconda dimensione). Ma questo “miracolo” prende corpo in una struttura di rapporti che qualifica quella compagine, in un modo di vivere ed agire che è proprio di questa comunità: ne è come la sua “carta costituzionale”. Questa struttura si chiama CARITÀ.
Ma di questo ne parleremo in una prossima catechesi.
 

CONCLUSIONE

 Ho delineato i tre elementi o dimensione essenziali nella Chiesa: è una compagine visibile, posta in essere dal dono dello Spirito Santo, governata e strutturata dalla e nella carità.
 Leggiamo, come conclusione, una bellissima poesia di Peguy, che esprime a meraviglia queste due catechesi sulla Chiesa.