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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


Apertura del processo di beatificazione di don Luciano Sarti
Cattedrale di San Pietro, 17 maggio 2007


Nella Proposta di Vita Spirituale per i presbiteri diocesani [a cura del Cons. Presbiterale] è scritto: "Insieme alla Madre di Dio ognuno di noi è chiamato a guardare alle figure sacerdotali eminenti della storia della Chiesa e in particolare a quelle del presbiterio diocesano, che col loro esempio e la loro intercessione costituiscono una vera scuola di santità e un forte motivo di identità, ispirazione e incoraggiamento tra le fatiche e le sfide del ministero" [§ 37, pag. 31].

Questo testo ci aiuta a capire il senso profondo dell’atto canonico che stiamo compiendo. La Chiesa inizia oggi a verificare se don Luciano Sarti ha vissuto la sua sequela di Cristo in una forma tale da meritare di essere "canonizzata": proposta cioè come regola e via di vita: "motivo di identità, ispirazione e incoraggiamento" per noi pastori.

È un atto ecclesiale che stiamo compiendo, nel senso rigorosamente teologico del termine. Non solo per la ragione che inizia un giudizio sulla vita e sulla persona di un sacerdote, che è di esclusiva competenza dell’autorità ecclesiale. Ma direi ancora di più per la ragione che la nostra santa Chiesa di Bologna, nella quale è presente ed agisce la Chiesa di Cristo, verificherà se in don Luciano essa si "ritrova" nella sua propria identità; se in don Luciano essa trova canonicamente incarnato il santo ministero pastorale.

La nostra dedicazione alla Chiesa di Dio in Bologna non è un dettaglio periferico alla nostra auto-coscienza. Essa definisce la nostra identità; è il contenuto completo della nostra auto-coscienza sacerdotale. Noi non ci apparteniamo più: apparteniamo a questa Chiesa. Essa, come ogni Chiesa particolare, incarna il Corpo mistico di Cristo in mezzo al nostro popolo, dentro alla sua storia.

Vogliamo sperare che la Chiesa ci doni in don Luciano una delle "figure esemplari" di questo mirabile e misterioso farsi carne del Vangelo nella carne del nostro popolo attraverso la mediazione del ministero apostolico.

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ha voluto fossimo testimoni di questo evento.